Titolo originale: Vampire's Academy
Autrice: Richelle Mead
Edizioni: Rizzoli
TRAMA: Lissa Dragomir, principessa Moroi, vampiro mortale, dev'essere protetta a tempo pieno dalle minacce degli Strigoi, i vampiri più pericolosi, quelli che non muoiono mai. La sua migliore amica e custode, Rose, è una Dhampir, un incrocio fra vampiro e umano. Rose e Lissa, dopo due anni di fuga dal loro mondo per assaggiare un po' di realtà, vengono intercettate e riportate a St. Vladimir's, l'Accademia dei Vampiri in cui studiano. Quando ci riescono: perché tra balli e innamoramenti, flirt con i più anziani, fascinosi tutor e conflitti sempre aperti con gli insidiosi Strigoi hanno pochissimo tempo per pensare ai libri.
RECENSIONE: allora, incuriosita dall'averne sentito così tanto parlare anche io ho deciso di leggere il primo capitolo di questa saga. Devo dividere ciò che mi è piaciuto da ciò che invece non mi ha troppo entusiasmato.
Partiamo con i punti a favore: è sicuramente una storia sui vampiri un po' diversa dal solito, l'autrice crea letteralmente un mondo e ce lo descrive nei minimi particolari, a momenti sembra di essere proprio dentro l'Accademia e vivere quello che accade in prima persona. I personaggi sono descritti e caratterizzati davvero bene: la debole e fragile Lissa, Moroi a cui è stata strappata la famiglia, che da quel giorno non è stata più lei.
Rose, carattere esattamente contrario, è una dhampir, ovvero una mezzo sangue impulsiva, irruenta che farebbe di tutto per proteggere la sua amica Lissa.
Ci sono poi i personaggi secondari, due dei quali hanno attratto particolarmente la mia attenzione: Christian Ozera, silenzioso e misterioso, attratto da Lissa, sempre in contrasto con Rose, un ragazzo brillante e profondamente osservatore; e poi c'è Dimitri, l'allenatore guardiano di Rose, che fin da subito attira l'attenzione del lettore per il suo modo di fare freddo che lascia però trasparire l'attenzione che rivolge a Rose e la dedizione che mette nel suo essere Guardiano.
Mi è piaciuto molto anche il tema sviluppato dell'amicizia. perchè Rose e Lissa sono amiche, amiche davvero anche quando l'una non condivide ciò che fa l'altra. Amiche unite anche da un antico legame per il quale Rose riesce a sentire sempre quello che prova l'amica, e talvolta riesce anche a entrare nella sua mente.
Ma veniamo adesso a qualche nota dolente: intanto la copertina non mi piace proprio, la trovo fuori luogo e non attinente a quella che è la storia. Non mi piace molto la versione italiana perchè secondo me non è scritta proprio benissimo...anche se nel complesso scorre, ma poteva essere migliorata.
Della storia in se e per se potrei dire che a tratti la trovo decisamente troppo piena di particolari, a momenti la lettura mi ha annoiato, anche se capisco che il primo romanzo di una saga deve essere introduttivo.
L'autrice ha ben bilanciato azione e descrizione, ma in queste ultime ritengo, a mio avviso, che abbia ecceduto nei particolari.
Detto questo continuerò a leggere gli altri volumi della saga, perchè raramente lascio le cose a metà.
Tutto sommato direi che, nonostante non sia un libro che mi ha entusiasmato troppo, ne consiglio comunque la lettura alle amanti del genere.
Alla prossima
Alessandra
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