Buongiorno amiche, ecco che oggi vi racconto qualcosa su "Sei il mio buio, sei la mia luce", un libro che avevo letto in lingua originale, ma che in realtà non avevo mai recensito perchè attendevo l'uscita della versione italiana
Titolo: Sei il mio buio, sei la mia luce (Song of the fireflies)
Autrice: J.A.Redmerski
Edizioni: Fabbri Editori
TRAMA: Si èpuò amare tanto da sentirsi mancare il fiato ? Tanto da perdersi, da piangere, da urlare ? Si può amare troppo ? Elias e Bray sono fatti l'uno per l'altra, da sempre. Sono le metà perfette di una meravisgliosa unità.
Il loro amore è sbocciato una calda sera d'estate, quando erano solo due bambini, in un prato illuminato da centinaia di lucciole.
Crescendo, però, la paura di soccombere a un rapporto così intenso, così esclusivo da essere quasi insopportabile, li ha allontanati l'uno dall'altra. Finchè Bray non si rende conto che Elias è l'unico legame vero della sua vita, l'unica persona che può salvarla dagli abissi in cui sta per sprofondare, e decide di tornare.
Di tornare da lui che, nonostan tutto, non l'ha mai dimenticata. Le cose sono finalmente perfette e la passione che hanno cercato di soffocare in tutti i modi può finalmente vivere di nuovo... Almeno fino a quando una notte fatale non cambia tutto. Bray commette un terribile errore dalle conseguenze drammatiche: potrebbe essere accusata della morte di una ragazza. Il sogno d'amore di Bray ed Elias rischia di andare in frantumi, e i due ragazzi decidono di fuggire. Insieme. Inizia così un'avventura on the road in cui il rischio di perdersi - tra alcoo, droghe e incontri sbagliati - è forse il più grande pericolo da cui stanno scappando. Sono due anime in fuga. Dal passato, da se stessi, dal destino. L'unico rifuio è il loro amore, quell'amore oscuro che li può salvare o perdere.
RECENSIONE: amiche, siamo di fronte a un libro che ha suscitato reazioni contrastanti anche negli Stati Uniti, ed in effetti personalmente mi ha lasciato perplessa. Forse perchè mi sono accostata a questo libro con delle aspettative particolari, sapendo che era comunque uno spin-off de Il confine di un attimo, ma andiamo per ordine. Allora, continuo ad amare lo stile di questa autrice e il suo modo di raccontare le storie, ho amato le ambientazioni e fino a un certo punto della storia ho amato Elias. Poi vi spiegherò perchè fino a un certo punto. Ho incontrato di nuovo con piacere Cam e Andrew, una delle mie coppie libresche preferite, è stato divertente vederli attraverso altri occhi ! Ho amato il nuovo ritorno "on the road" che all'autrice evidentemente piace tanto e che rende la storia più varia e più movimentata.
Adesso vi voglio raccontare perchè però questa storia mi ha lasciata perplessa: fondamentalmente si parla di una storia d'amore tra Brayelle e Elias, una storia che inizia da bambini e cresce insieme a loro, ma in realtà non diventa un amore sano e passionale, diventa un'ossessione, oserei dire una malattia.
Insomma, la scena in cui lei sta per togliersi la vita per la seconda volta e lui decide che in caso farà altrettanto...insomma, non è propriamente normale.
Non sono riuscita a innamorarmi veramente né della storia né dei personaggi perché fondamentalmente c'è davvero troppo dolore, a un certo punto della storia tutta quella sofferenza contagia anche il lettore.
Certo, ben narrata e ben scritta, ma davvero troppa sofferenza non bilanciata né da qualche scena che sdrammatizza, né da qualche scena romantica. In pratica le uniche scene in cui come coppia sembra che funzionino sono quelle in cui fanno sesso.
Dare un giudizio è quindi difficile, non è un libro che sconsiglio, ma lo consiglio a chi è disposto a sopportare tutto il dolore che si portano dietro questi personaggi, ed è per questo che preferisco non dare un giudizio "numerico".
Alla prossima
Alessandra
Adesso vi voglio raccontare perchè però questa storia mi ha lasciata perplessa: fondamentalmente si parla di una storia d'amore tra Brayelle e Elias, una storia che inizia da bambini e cresce insieme a loro, ma in realtà non diventa un amore sano e passionale, diventa un'ossessione, oserei dire una malattia.
Insomma, la scena in cui lei sta per togliersi la vita per la seconda volta e lui decide che in caso farà altrettanto...insomma, non è propriamente normale.
Non sono riuscita a innamorarmi veramente né della storia né dei personaggi perché fondamentalmente c'è davvero troppo dolore, a un certo punto della storia tutta quella sofferenza contagia anche il lettore.
Certo, ben narrata e ben scritta, ma davvero troppa sofferenza non bilanciata né da qualche scena che sdrammatizza, né da qualche scena romantica. In pratica le uniche scene in cui come coppia sembra che funzionino sono quelle in cui fanno sesso.
Dare un giudizio è quindi difficile, non è un libro che sconsiglio, ma lo consiglio a chi è disposto a sopportare tutto il dolore che si portano dietro questi personaggi, ed è per questo che preferisco non dare un giudizio "numerico".
Alla prossima
Alessandra
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