Buonasera amiche e buona festa dell'Immacolata. Oggi vi propongo la recensione di un libro che è davvero stato una sorpresa, in quanto come genere è completamente fuori dalle mie corde. Oggi vi parlo di Progetto D.O. di Gilberto Landolina di Rigilifi
Titolo: Progetto D.O.
Autore: Gilberto Landolina Di Rigilifi
Edizioni: Butterfly
TRAMA: Joaquin Hernandez non ricorda chi sia né da dove venga: sa solo di essere stato trovato svenuto e con la schiena rotta da Elys Cole, in una toilette. Non rammenta nulla del suo passato fuorché un nome, Roger, e la fotografia di una bambina con una scritta sul retro: Per Hope. Come Joaquin capirà presto, il mondo in cui si è svegliato è un mondo del futuro in cui gli umani convivono con androidi e la società è governata dal Dio che ha riacceso il sole dopo il Giorno del Sole nero. Joaquin, scambiato per un senzadio, ovvero per un criminale che non accetta l'autorità di Dio, è costretto a una fuga disperata che lo porterà a conoscere il nuovo mondo e a recuperare, passo dopo passo, i segreti che la sua mente custodisce. "Progetto D.O." è un romanzo geniale che, affondando le radici nella fantascienza classica, si fa lettura avvincente e fruttuoso spunto di riflessione sull'uomo, sul suo bisogno di fede, sulla speranza che è luce nel buio del futuro
RECENSIONE: come vi accennavo, è un libro completamente diverso da quelli che leggo di solito, un genere al quale non mi sono mai accostata, di base un libro di fantascienza. Ho apprezzato sicuramente l'originalità di questo autore che ha saputo brillantemente creare mondi diversi dettagliandoli e caratterizzandoli molto bene. E' un libro in cui viene messa in evidenza la ricerca di spiritualità dell'uomo, difficile non spoilerare niente mentre scrivo, ma fidatevi che anche se non siete amanti o non vi siete mai appassionati a questo genere vi piacerà, soprattutto è innovativo il fatto che il percorso del protagonista e del lettore è parallelo, noi ne sappiamo più o meno quanto lui. Il protagonista Joaquin è un uomo che non ricorda niente di sé, ama la moglie, ma è dedito soprattutto al suo lavoro, e ha sofferto davvero molto. Tra i protagonisti troviamo Elys, che rimane vicina a Joaquin, ma che tranne in pochi momenti non ho trovato fondamentale nell'evoluzione della storia. Tra loro c'è tenerezza, ma nel libro non troviamo una vera e propria storia passionale. Devo ammettere che ho amato molto l'androide Pulse (forse perché già di mio amo molto gli allegri droidi che popolano Star Wars), e come al solito il voto più alto per me lo meritano le ambientazioni, perché solo una mente geniale può condurci in mondi così diversi senza farci perdere.
Quindi ringrazio la casa editrice Butterfly per avermi dato la possibilità di conoscere questo autore e leggere questa bella storia.
Alla prossima
Alessandra
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