martedì 4 dicembre 2018

Recensione "Il Buio nel Cuore" di Manuela Ricci

Buonasera amiche, questa sera vi voglio parlare del nuovo libro di Manuela Ricci, primo della duologia Hate - Love. E allora conosciamo meglio Mia e Holden

Titolo: Il buio nel cuore
Autrice: Manuela Ricci

TRAMA: Mia Marshall non è come le sue coetanee. Lei, a diciannove anni non può permettersi di avere la testa fra le nuvole, di sognare in grande, con una vita che deve seguire un certo tipo di schema. No, lei vive in un mondo tutto suo, un mondo che si tramuta in una sfida nuova d’affrontare ogni giorno. In una camera della quale non conosce i colori, dove non sa che forma abbia il suo arredamento, immersa unicamente dalla percezione del tatto e dell’udito cerca di farsi spazio a gomitate per avere anche lei il suo posto nella vita. Dopo sei mesi alla State University di Portland, incomincia a sentirsi meno fuori luogo. Ha iniziato a destreggiarsi bene in mezzo a quei corridoi dei quali ha imparato a contarne i passi per potersi orientare meglio così da dipendere unicamente da sé stessa. Non è la ragazza che sa chiedere aiuto, nemmeno a quella che è la sua migliore amica, Bella. Con lei ha condiviso tutto, le passioni per le boyband, quelle per i film dei super eroi, per i romanzi rosa, anche se non sempre riesce a trovare i testi adatti al suo handicap, la cecità e adesso condividono insieme anche gli stessi corsi di studi. Tutto sembra scorrere per il verso giusto, se non fosse che le sfide per Mia non sono ancora finite. In biblioteca si siede al solito posto pronta a dare ripetizioni, ma non sa che quel giorno, quel momento, cambierà per sempre il percorso della sua intera esistenza. Quando Bradley Anderson si immette nel suo cammino, con il suo animo nero che nasconde un passato da dimenticare e un segreto che non può essere svelato, saprà capovolgere completamente la vita di Mia. Una sfida contro i sentimenti. Due mondi opposti che si scontreranno generando il caos nel quale perdersi potrebbe essere l’unica soluzione.

RECENSIONE: un libro che ho divorato, perché è coinvolgente e ben scritto. I temi che sono trattati sono difficili e dolorosi eppure l'autrice è molto delicata nell'affrontarli.

Mia è una ragazza non vedente, e nonostante ciò si impegna ad essere il più possibile come tutte le altre, frequenta la State University di Portland. E' coraggiosa e ha la testa sulle spalle, si muove da sola per i corridoi solo contandone i passi, la sua vita procede senza scossoni fino a che sul suo cammino non trova Holden, un ragazzo scontroso e dal passato pesantissimo, al quale lei dovrà dare ripetizioni. 
I ragazzi si entreranno sotto pelle, pur rendendosi conto di non essere adatti l'uno all'altra, soprattutto Holden è cosciente di essere tutto ciò da cui Mia deve stare lontano. Ma i due si sentiranno attratti come due calamite nonostante il passato pesantissimo di lui e l'handicap di lei.
Il problema dei ragazzi dati alle famiglie all'interno di un sistema di affidamenti che in America non sembra proprio funzionare viene toccato anche in questa storia, seppur senza avere una grande importanza. Holden è frutto di violenze familiari che avranno pesanti conseguenze sul suo presente e inevitabilmente sul suo futuro, Mia riuscirà a sopportare un fardello così pesante ?
Il finale lascia aperta la porta sul secondo libro che dovrebbe uscire all'inizio dell'anno prossimo, e che non vedo l'ora di leggere. 
La storia di per sé non è particolarmente originale, eppure è narrata in modo delicato e allo stesso tempo coinvolgente, e si legge in pochissimo tempo davvero, l'autrice in questo è molto brava, e sicuramente il seguito della storia e il finale non ci deluderanno...quindi non ci resta che attendere gennaio.

Alla prossima
Alessandra

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