venerdì 5 luglio 2019

Recensione. "Annegare" di Marni Mann e Gia Riley

Buon fine settimana amiche, oggi vi narro una storia bellissima, una storia purtroppo attuale di violenza dentro le mura domestiche

Titolo: Annegare
Autrice: Marni Mann e Gia Riley
Edizioni: Quixote Edizioni


TRAMA
Quando siamo insieme, non riesco a respirare

Ero in fuga.
Dalla mia famiglia, dalla mia carriera, da ogni sogno che avessi mai avuto.
Mi sono fermato quando ho incontrato lei.
Ma anche lei stava scappando.
Ho cercato di proteggerla; dal crollo, dalle ferite. Da lui.
Aveva conosciuto solo pugni. Aveva ricevuto solo abusi.
A un certo punto, aveva iniziato a credere di meritarlo.
Stavo per cambiare quella convinzione.
Stavo per renderla speciale.
Perché, che lei mi volesse o no, io avevo bisogno di lei.
Della sua dolcezza.
Del suo corpo.
Del suo desiderio.
Proprio quando avevo ottenuto ciò che desideravo, sono dovuto scappare ancora.
Ma questa volta, lo avrei fatto da solo.

RECENSIONE: come ho anticipato, un libro 'duro' da leggere proprio per il tema trattato, per il dolore di cui è permeato, per l'amore che scaturisce da tutto ciò.
Adrian Dillon, nuotatore olimpico, sta fuggendo da un'accusa falsa, da un socio che lo ha truffato, dalla sua reputazione rovinata. Andi sta fuggendo da un compagno che la picchia ferocemente celandosi dietro un falso amore, proprio come capita sempre in queste occasioni.
I due si incontrano proprio mentre stanno fuggendo, e comprendono da subito che uno è la salvezza dell'altra. Inizia proprio da qui la loro fuga insieme.
I due personaggi sono ben costruiti, Adrian è un ragazzo adorabile, farebbe di tutto per proteggere quella ragazza piena di lividi in faccia e nell'anima, ma non sempre sarà possibile mantenere la promessa di difenderla sempre a qualsiasi costo.
Andi cercherà di ricambiare la fiducia e quello che prova per Adrian aiutandolo a difendersi e a recuperare quella reputazione che è stata rovinata.
Un libro sicuramente difficile, ma a cui mi sono appassionata subito e che ho letto con grandissimo piacere.
Alla prossima,

Alessandra

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